Meta-analisi sull’effetto dei videogames: spesso ricerche troppo allarmiste.
E’ opinione condivisa che i videogiochi abbiano un'influenza negativa sulle persone e siano in grado di istigare alla violenza. I bambini sono la fascia più a rischio, tanto che possono arrivare ad emulare i protagonisti delle loro avventure virtuali, mettendosi anche in pericolo.
Tuttavia anche la televisione, con film violenti o immagini di guerra del telegiornale, non è di certo più educativa.
E’ opinione condivisa che i videogiochi abbiano un'influenza negativa sulle persone e siano in grado di istigare alla violenza. I bambini sono la fascia più a rischio, tanto che possono arrivare ad emulare i protagonisti delle loro avventure virtuali, mettendosi anche in pericolo.
Tuttavia anche la televisione, con film violenti o immagini di guerra del telegiornale, non è di certo più educativa.
Una meta-analisi ridimensiona gli effetti negativi dei videogames, sottoponendo a critica molte precedenti ricerche e soprattutto sottolineando come la televisione abbia spesso un impatto ancor più negativo.
"Evidence for publication bias in video game violence effects literature: A meta-analytic review" è il saggio pubblicato su Sciencedirect, in cui Christopher J. Ferguson, ricercatore presso il dipartimento di Scienze Applicate dell'Università Internazionale del Texas, analizza criticamente le ricerche fin qui condotte sulla relazione fra videogame e atteggiamenti violenti.
Ferguson ha innanzitutto messo in evidenza i limiti metodologici di molte ricerche sull’argomento. Infatti in alcune ricerche sono stati coinvolti gruppi specifici di soggetti, come nel caso di ragazzi detenuti in riformatorio, dove provare la relazione tra videogames e criminalità risultava fin troppo semplice. L’opinione di Ferguson è che gli studi condotti sono in molti casi influenzati da pregiudizi, che riescono a predeterminarne il risultato.
Inoltre è da ricordare che bambini adolescenti, nonché adulti sono sottoposti ad un vero e proprio bombardamento di immagini violente provenienti dalla televisione. Francesco Antinucci, direttore della sezione Processi Cognitivi e Nuove Tecnologie dell'Istituto di Psicologia del Cnr, si schiera dalla parte di Ferguson, e spiega: "È vero che l'interazione digitale dei videogame porta a un coinvolgimento maggiore rispetto al cinema o alla televisione. Ma l'impatto emotivo è identico. Anzi, spesso è inferiore".
Questa meta-analisi non vuole affermare che i videogames non possano avere un effetto negativo, ma solo ridimensionarne la portata. Ritengo che sia interessante soprattutto per il confronto con la televisione: tv e videogames sono medium sempre più presenti nelle nostre case e conoscerne le potenzialità ma anche gli svantaggi ci aiuta ad utilizzarli in modo più consapevole.
"Evidence for publication bias in video game violence effects literature: A meta-analytic review" è il saggio pubblicato su Sciencedirect, in cui Christopher J. Ferguson, ricercatore presso il dipartimento di Scienze Applicate dell'Università Internazionale del Texas, analizza criticamente le ricerche fin qui condotte sulla relazione fra videogame e atteggiamenti violenti.
Ferguson ha innanzitutto messo in evidenza i limiti metodologici di molte ricerche sull’argomento. Infatti in alcune ricerche sono stati coinvolti gruppi specifici di soggetti, come nel caso di ragazzi detenuti in riformatorio, dove provare la relazione tra videogames e criminalità risultava fin troppo semplice. L’opinione di Ferguson è che gli studi condotti sono in molti casi influenzati da pregiudizi, che riescono a predeterminarne il risultato.
Inoltre è da ricordare che bambini adolescenti, nonché adulti sono sottoposti ad un vero e proprio bombardamento di immagini violente provenienti dalla televisione. Francesco Antinucci, direttore della sezione Processi Cognitivi e Nuove Tecnologie dell'Istituto di Psicologia del Cnr, si schiera dalla parte di Ferguson, e spiega: "È vero che l'interazione digitale dei videogame porta a un coinvolgimento maggiore rispetto al cinema o alla televisione. Ma l'impatto emotivo è identico. Anzi, spesso è inferiore".
Questa meta-analisi non vuole affermare che i videogames non possano avere un effetto negativo, ma solo ridimensionarne la portata. Ritengo che sia interessante soprattutto per il confronto con la televisione: tv e videogames sono medium sempre più presenti nelle nostre case e conoscerne le potenzialità ma anche gli svantaggi ci aiuta ad utilizzarli in modo più consapevole.
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Foto by FHKE
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