martedì 29 maggio 2007

COMUNICAZIONE MEDICO-PAZIENTE



E’ stato stilato il 'Manuale di valutazione della comunicazione in oncologia' per aiutare le figure sanitarie a comunicare in modo più empatico con i malati. La comunicazione è d’altra parte un compito complesso e difficile, per questo il manuale si prefigge di insegnare alcuni consigli per una comunicazione migliore.

Comunicare ad un malato terminale la propria diagnosi non è facile e spesso i medici non hanno una formazione adatta a questo compito. Infatti, in un momento così delicato, in cui si informa il paziente della sua condizione di salute e probabilmente le sue aspettative di vita, devono essere tenuti in considerazione molti fattori, in modo da ridurre l’impatto negativo, senza illudere il malato.


Per questo è nato il 'Manuale di valutazione della comunicazione in oncologia', messo a punto da da Laziosanità Asp e Istituto superiore di sanità (Iss). Il manuale è stato presentato ieri a Roma, e verrà introdotto negli istituti oncologici di tutto il territorio nazionale. E’ stato messo a punto da un gruppo eterogeneo, composto da più figure professionali (medici, volontari e metodologi), con la finalità di insegnare a tutti i professionisti sanitari come comunicare con il paziente e i suoi familiari, in modo che la comunicazione diventi parte integrante di un servizio di qualità.


All’interno vengono tracciate le linee guida di una comunicazione più umana e basata sull’empatia. Le regole elencate sembrano in alcuni casi banali, ma proprio per questo sono particolari che vengono troppo spesso trascurati e che possono ostacolare la comunicazione medico-paziente. "I professionisti - si legge nella guida - devono evitare di parlare tra loro davanti al paziente come se non ci fosse, ricordarsi il suo nome ed evitare in sua presenza l'uso del cellulare. Mai usare parole difficili, mentre è bene che siano sempre disponibili a chiarimenti. Evitare rassicurazioni generiche, lasciare al malato il tempo sufficiente per assimilare le cattive notizie".


Il manuale è stato sviluppato non solo per i medici ma per tutte le figure sanitarie, come infermieri, psicologi, volontari e operatori alle prese con i malati di cancro. E’ anche previsto nelle strutture ospedaliere un corso di formazione precedente all’introduzione del manuale. Nel corso verranno affrontati temi della diagnosi, della prognosi, degli esami e della fase terapeutica, inoltre viene trattatati il dolore e il passaggio alla fase finale della malattia. Il corso ha la finalità di preparare il personale ad una comunicazione mirata e personalizzata per ogni malato.


Foto by ornitorinca92

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