sabato 19 maggio 2007

'SINDROME DI HIGHLANDER'


Sport esagerato senza tener conto delle proprie esigenze fisiche: la ‘sindrome di Highlander’.

“Lo sport fa bene”.Fin da piccoli sentiamo questa frase, che ci accompagnerà tutta la vita, tanto che se non vai in palestra, piscina o fai una corsetta quasi ti senti in colpa. Ma se ci fosse un rovescio della medaglia, e lo sport non facesse sempre bene? In realtà lo sport fa bene, lo sappiamo a livello fisico e psicologico. Tuttavia si deve sempre ricordare di stare attenti alla propria condizione fisica e alla propria età.


Ci sono casi in cui continuare a svolgere attività fisica è negativo. Molti sportivi, soprattutto coloro che hanno praticato sport a livello agonistico, non riescono ad accettare la propria condizione fisica, i propri acciacchi e il semplice fatto degli anni che passano e continuano a praticare sport a livelli elevati nonostante i consigli del medico. Queste persone, in realtà pochi casi, soffrono di una sorte di ‘sindrome di Higlander’, credendosi praticamente dei super-uomini.

A parlarne è il medico della nazionale di calcio Paolo Zeppilli, direttore del Centro di Medicina dello sport dell'università Cattolica di Roma, che spiega: "Un 5-10% di atleti convinti di poter restare giovani, praticamente immortali, a dispetto dell'anagrafe". Sebbene rimangano casi sporadici, interessano particolarmente i cardiologi, in quanto si tratta il più delle volte di pazienti ipertesi, malati di cuore o che hanno alle spalle attacchi cardiaci.


La motivazione di questi comportamenti non è esclusivamente psicologica, ma ha una radice essenzialmente biologica. Infatti fare sport libera endorfine nell’organismo, che nei casi di coloro che hanno sempre praticato sport divengono una vera e propria ‘droga’. A ciò è da aggiungere la componente psicologica, poiché queste persone mostrano un’elevata autostima e una forte competitività non solo verso gli altri ma anche verso se stessi.
foto by derrickprophoto

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