martedì 10 aprile 2007

SOLDI E VALORE


Il valore del denaro varia in base alla disponibilità economica delle persone. Il cervello delle persone ricche e' meno sensibile e stimolato dai piccoli premi di denaro rispetto a quanto succede in quello di chi e' povero.

I soldi hanno lo stesso valore per tutti? La psicologia ingenua dice di no. I ricchi danno meno importanza a spendere o guadagnare piccole somme di denaro, mentre chi deve fare i conti con bollette e conti in rosso pone più attenzione nello spendere i propri soldi. Ma oltre a ciò che è comunemente condiviso, una ricerca ha evidenziato una diversa attivazione cerebrale in soggetti con notevoli entrate da soggetti “più poveri”.
E’ la conclusione a cui è giunto il team di ricercatori di Philippe Tobler, che di fatto conferma la teoria dell’utilità marginale, secondo cui le persone danno minor valore alla stessa quantità di denaro una volta diventati ricchi. La ricerca è stata condotta presso l’Università di Cambridge e recentemente pubblicata sulla rivista scientifica “Neuron”.


La ricerca ha coinvolto due gruppi di studenti. Ai soggetti venivano mostrate su di un computer delle immagini astratte (cerchi, rettangoli) e immagini di monete da 20 pence (circa o,20 centesimi di euro). Tra queste immagini tre erano immagini chiare e ben riconoscibili della moneta, mentre altre volte la moneta veniva presentata in modo confuso e poco riconoscibile insieme ad altre immagini astratte. I soggetti erano invitati a premere un bottone ogni qualvolta riconoscevano la moneta, e nel caso di un corretto riconoscimento avrebbero guadagnato 20 pence. Durante tutta la prova, l’attività cerebrale era monitorata attraverso la risonanza magnetica.


I dati evidenziano una più intensa attivazione cerebrale nello striatum, il “centro-premi” del cervello, negli studenti più poveri, non appena riconoscevano immagini che potevano procurargli la ricompensa. Gli studenti più ricchi invece ci mettevano più tempo a compiere associazioni corrette.
Inoltre la ricerca evidenzia una differenza significativa sulla sicurezza delle risposte nei due gruppi di soggetti. Chi era senza soldi e con pochi guadagni rispondeva in modo più sicuro nell’indovinare le immagini e incorreva in meno errori dopo un piccolino numero di tentativi.


''Le immagini cerebrali e i test comportamentali - spiega Tobler - supportano la vecchia teoria economica dell'utilita' marginale, secondo cui il valore soggettivo dei guadagni finanziari decresce con l'aumento delle risorse della persona. Un dollaro vale meno per un milionario rispetto a uno che ha solo 100 dollari in banca''.


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foto by sierradelta74

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