Il sonno non è l’unico momento adatto per sognare. Il cervello ogni qualvolta non è impegnato in ragionamenti, si abbandona a sogni ad occhi aperti, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Science.
Sognare ad occhi aperti, lasciarsi andare a immagini e voci irreali, non è una questione di frivolezza. La “revêrie”, ossia questa condizione base del nostro cervello, ha un’importante funzione, che viene abbandonata solo nel momento in cui è richiesta attenzione. E’ quanto sostengono alcuni ricercatori dell’Harvard Medical School (Cambridge, Massachussetts), in un articolo pubblicato sulla rivista Science.
Attraverso l’utilizzo della fMRI, la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno osservato che la revêrie coinvolge aree della corteccia cerebrale a metà tra i lobi frontali e parietali.
L’effettiva funzione di questi sogni ad occhi aperti non è ancora del tutto chiara. Potrebbero infatti dare coerenza al vissuto individuale, legando esperienze passate, presenti e future. Un’ipotesi alternativa, prevede che la revêrie abbia la funzione di mantenere al minimo l’attività cerebrale, in attesa di compiti più impegnativi.
Le ricerche qui riassunte, aprono un nuovo campo di indagine. Tuttavia non si è ancora giunti a definire delle ipotesi chiare sulla funzione dei sogni ad occhi aperti.
Sognare ad occhi aperti, lasciarsi andare a immagini e voci irreali, non è una questione di frivolezza. La “revêrie”, ossia questa condizione base del nostro cervello, ha un’importante funzione, che viene abbandonata solo nel momento in cui è richiesta attenzione. E’ quanto sostengono alcuni ricercatori dell’Harvard Medical School (Cambridge, Massachussetts), in un articolo pubblicato sulla rivista Science.
Attraverso l’utilizzo della fMRI, la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno osservato che la revêrie coinvolge aree della corteccia cerebrale a metà tra i lobi frontali e parietali.
L’effettiva funzione di questi sogni ad occhi aperti non è ancora del tutto chiara. Potrebbero infatti dare coerenza al vissuto individuale, legando esperienze passate, presenti e future. Un’ipotesi alternativa, prevede che la revêrie abbia la funzione di mantenere al minimo l’attività cerebrale, in attesa di compiti più impegnativi.
Le ricerche qui riassunte, aprono un nuovo campo di indagine. Tuttavia non si è ancora giunti a definire delle ipotesi chiare sulla funzione dei sogni ad occhi aperti.
foto by elrentaplats
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