giovedì 12 aprile 2007

DATI ISTAT SUL CONSUMO DI ALCOLICI TRA GLI ADOLESCENTI


Ricerca Istat divulga dati allarmanti sul consumo di alcolici tra i giovanissimi. Già a 11 anni devono i primi alcolici e preferiscono birra, superalcolici e amari.


L’aumento di consumo di alcolici tra i teenager è una tendenza che fa già preoccupare da qualche anno. Anche i più recenti dati raccolti dall’Istat, presentata oggi al workshop sull’Alchohol Prevention Day presso l’Istituto Superiore di sanità, mostrano percentuali elevate.
Infatti quasi un quinto degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni consuma già alcolici. Gli alcolici preferiti sono birra, superalcolici e amari. Anche il vino viene consumato sebbene in misura minore, e lontano dai pasti. “I giovani si discostano fortemente dalla tradizione mediterranea – spiega linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat – che premia il vino durante i pasti.Loro tendono a consumare alcolici fuori pasto, spesso con l’obiettivo di sballarsi”.


Per quanto riguarda le differenze di genere, sembrano assottigliarsi nel consumo di alcolici nella fascia d’età esaminata. Infatti, se generalmente le donne esagerano meno nel consumo di alcol, tra i teenager anche le ragazze non si tirano in dietro quando c’è da ‘alzare il gomito’. I ragazzi tuttavia primeggiano nel “binge drinking”, ovvero nel bere uno dopo l’altro bicchieri di super alcolici, per arrivare più velocemente allo ‘sballo’.
Inoltre lo studio evidenzia come la tendenza sia quella di consumare alcolici lontano dia pasti. La percentuale di ragazzi tra i 14 e i 17 anni che consuma alcolici lontano dai pasti è oggi del 20,5%, mentre nel 1998 del 12,6%, con una crescita maggiore tra le ragazze che sono passate dal 9,7% al 16,8%.


La ricerca dovrebbe portare ad una riflessione più approfondita sui mezzi di prevenzione. Infatti il solo divieto di vendere alcolici ai minori di 16 anni non è sufficiente, poiché i giovanissimi attingono a bottiglie riposte nel frigorifero o nella cantina di casa. La prevenzione dev’essere dunque pensata attentamente, e dev’essere inserita già nella scuola media superiore.
foto by hereiskaty

4 commenti:

Luca Zerbato ha detto...

Interessante...
Ma non è il caso di domandarsi anche come i ragazzini di 11 anni arrivino ad ubriacarsi?
Voglio dire, se i genitori danno loro una paghetta di 50 euro alla settimana, certo che si possono permettere lo sballo alcolico del sabato sera. Se invece quelli fossero più attenti ai loro pargoli, forse questi avrebbero meno possibilità di ubriacarsi.
Più che altro perchè non si può pretendere da un ragazzetto di 11-12 anni di essere pienamente cosciente delle sue azioni, mentre lo si dovrebbe pretendere dagli adulti che lo crescono tutti i giorni...

Luca.

Ps: Blog interessante. Mi sto laureando in psicologia ed ero alla ricerca di siti come questo e cercherò di passare ancora. :))

Anonimo ha detto...

La colpa non è di questi ragazzi sbandati ma di quei genitori che pur di pensare unicamente ai loro interessi fanno fare di tutto ai propri figli.

Anonimo ha detto...

Quando lavoravo coi bambini e ragazzi di roma ho dovuto sequestrare sigarette e alcoolici a ragazzi di 11-12 anni...è veramente troppo! Ma d'altronde a 16 già hanno la macchinetta per uscire la sera!!!

ciao ciao

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Stefania Polo e Marta Pizzetti ha detto...

caro luca, in effetti il tema dell'adolescenza è complicato proprio per i numerosi rapporti e cambiamenti cui vanno incontro, compresa la gestione del denaro lasciato a loro disposizione.

Grazie a tutti per i commenti, ne aspettiamo ancora!