Episodi di cronaca degli ultimi giorni come i casi di bullismo, omicidi e suicidi hanno portato alla ribalta la grande necessità di un sostegno psicologico in tutt’Italia. Tuttavia una ricerca dell’Eurisko ha messo in luce la mancanza di un numero adeguato di psicologi per far fronte a tutte le richieste.
L’Eurisko infatti mostra che sono sempre di più le persone che si rivolgono alla psicologo. Dalla ricerca (compiuta solo nella regione Lombardia) è risultato che il 15% dei lombardi (circa 1.100.000) si è rivolto una o più volte allo psicologo, di cui il 3,5% lo ha fatto anche negli ultimi dodici mesi. Spesso la domanda di sostegno non è per sé, ma per persone care. Il caso più rilevante è quello dei genitori preoccupati per le abitudini comportamentali e per la salute psicologica dei propri figli. Il 10% dei genitori (250mila casi) con figli inferiori ai 18 anni è ricorso, per aiutarli, a un professionista della psicologia. Il 4% durante l'ultimo anno.
Emerge anche la necessità di aumentare la presenza di psicologi negli enti e strutture statali. Viene auspicata una maggiore presenza di psicologi nelle scuole e nei consultori per contrastare fenomeni come, per esempio, quello del bullismo.
Nonostante questo grande bisogno di psicologia, molte persone non possono usufruire di consulti psicologici a causa della scarsa presenza di psicologi nelle strutture pubbliche. A denunciare questa situazione sono gli stessi professionisti, l’Albo degli Psicologi della Lombardia, committente dell’indagine. Enrico Molinari, presidente dell’Albo, sottolinea la dissonanza tra la precarietà emersa e la presenza di ben cinque facoltà di psicologia nella stessa Lombardia (presso la Cattolica a Milano, le università di Pavia, Bergamo, Bicocca e S. Raffaele). La carenza è soprattutto nell’area del servizio pubblico dove <<>>.
L’Eurisko infatti mostra che sono sempre di più le persone che si rivolgono alla psicologo. Dalla ricerca (compiuta solo nella regione Lombardia) è risultato che il 15% dei lombardi (circa 1.100.000) si è rivolto una o più volte allo psicologo, di cui il 3,5% lo ha fatto anche negli ultimi dodici mesi. Spesso la domanda di sostegno non è per sé, ma per persone care. Il caso più rilevante è quello dei genitori preoccupati per le abitudini comportamentali e per la salute psicologica dei propri figli. Il 10% dei genitori (250mila casi) con figli inferiori ai 18 anni è ricorso, per aiutarli, a un professionista della psicologia. Il 4% durante l'ultimo anno.
Emerge anche la necessità di aumentare la presenza di psicologi negli enti e strutture statali. Viene auspicata una maggiore presenza di psicologi nelle scuole e nei consultori per contrastare fenomeni come, per esempio, quello del bullismo.
Nonostante questo grande bisogno di psicologia, molte persone non possono usufruire di consulti psicologici a causa della scarsa presenza di psicologi nelle strutture pubbliche. A denunciare questa situazione sono gli stessi professionisti, l’Albo degli Psicologi della Lombardia, committente dell’indagine. Enrico Molinari, presidente dell’Albo, sottolinea la dissonanza tra la precarietà emersa e la presenza di ben cinque facoltà di psicologia nella stessa Lombardia (presso la Cattolica a Milano, le università di Pavia, Bergamo, Bicocca e S. Raffaele). La carenza è soprattutto nell’area del servizio pubblico dove <<>>.
foto di Sigmund Freud by Divedi
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