Il MIT di Boston ha dato vita ad un progetto innovativo tramite la creazione del Center for Collettive Intelligence, volto a sviluppare in modo proficuo la collaborazione uomo-computer-uomo. Lo scopo è verificare ed incrementare la collaborazione e la trasmissione di conoscenze in rete, tramite i nuovi supporti digitali e telematici.
L’intelligenza collettiva infatti sembra essere maggiormente utile rispetto alla riflessione individuale, e l’intuizione del Centro sta nello sfruttarne le opportunità per la ricerca scientifica. Inoltre è già attivo OpenCourseWare, programma ideato per la diffusione gratuita di materiali scientifici.
Il crescente interesse è dimostrato anche da altri progetti:
‹‹Climate Collaboratorium››, dove innovativo non è tanto il tema (i cambiamenti climatici) quanto la presenza di archivi delle idee dei partecipanti e la possibilità di simulazioni delle elaborazioni collettive;
‹‹We are smarter than me››, libro in fieri, modificabile da ogni utente registrato, che vedrà la pubblicazione cartacea nel 2007;
la collaborazione Google-Università di Berkeley che permette la messa on-line delle registrazioni delle lezioni universitarie in modo gratuito e libero.
Oltre agli indubbi vantaggi del concorso di più persone a tematiche comuni, resta la perplessità riguardo alla protezione dei contenuti e alla difficoltà dell’attribuzione di paternità di un’eventuale scoperta scientifica.
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