sabato 9 dicembre 2006

MA QUANTO PARLI?

by feastoffools



La convinzione secondo cui le donne parlino molto più degli uomini sembra essere oggi suffragata da ricerche scientifiche. E’ la tesi sostenuta dalla neuropsichiatria americana Louann Brizendine nel suo libro “La mente femminile” (“The female brain”), pubblicato negli U.S.A la scorsa estate e disponibile dal 2007 anche nelle nostre librerie.


Secondo l’autrice, dottoressa presso la University of California di San Francisco, , in media una donna pronuncia circa 20mila parole al giorno, contro le 7mila di un maschio. La rilevante differenza numerica deriverebbe da precise caratteristiche cerebrali risalenti all'evoluzione del feto, e in particolare alla chimica degli ormoni sessuali: sarebbe il testosterone a limitare la “produzione” maschile. Ma c'è di più: le donne amano chiacchierare anche perché questa occupazione provocherebbe nel cervello femminile un rilascio di sostanze chimiche dall'effetto simile a quello dell'eroina. Le conclusioni deriverebbero dalla lunga esperienza clinica della dottoressa, nonché da ricerche condotte in prima persona dalla ricercatrice e sull'analisi di studi precedenti


L’autrice non si limita ad esaminare la produzione verbale femminile, ma delinea delle vere e proprie specificità del cervello femminile. Brizendine discute le ragioni biologiche che fanno sì che le bambine si sentano maggiormente attratte dalle bambole che dalle macchinine, descrive le ragioni neurologiche in virtù delle quali le donne pensano al sesso meno degli uomini, ma spiega che istintivamente, volendo far nascere bambini geneticamente migliori, possono avere molte più relazioni extraconiugali dei mariti.

Queste conclusioni, che a molti sembreranno ovvie e ad altri faranno rabbrividire, presentano però scarsa validità. La ricerca è stata messa da più parti in discussione, soprattutto perché manca una fonte concreta cui risalire per il calcolo statistico del dato chiave "20 mila parole contro 7mila". Si tratta inoltre di una posizione che rischia di rafforzare gli stereotipi già presenti sulle differenze tra uomini e donne.

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