E’ stata riconosciuta una proteina utile a mantenere attivo il cervello, presente soprattutto nei centenari. Questa proteina ha una duplice funzione, quella di bloccare l’azione del colesterolo sulla circolazione del sangue e consente di tenere il cervello attivo anche il tarda età.
I centenari hanno la probabilità tre volte superiore rispetto alla media di avere la proteina che consente di mantenere i vasi sanguigni più puliti. Questo fatto ha una diretta conseguenza sul cervello, che subisce un degrado molto più lento.
Tale proteina è prodotta dalla variante di un gene chiamata CEPT VV , e che produce, a sua volta una lipoproteina. E’ questo composto che nel sangue trasporta il colesterolo, sia HDL sia LDL, anche conosciuti come colesterolo “buono” e “cattivo”. Più è grossa, minore sono le probabilità che si agganci alle pareti cei vasi sanguigni, aumentando il rischio di ictus o infarti.
Nir Barzilai, dell’Albert Einstein College of Medicine a New York, attraverso uno studio su 158 anziani dai 95 anni in su, ha scoperto che i centenari possiedono questa proteina in quantità tre volte superiore rispetto alla restante popolazione. Questo gene CEPT VV, oltre a ridurre le probabilità di attacchi cardiaci, ha effetti benefici sul cervello. Infatti, con vasi sanguigni più aperti, il degrado delle facoltà mentali risulta essere molto più lento.
Questa scoperta costituisce un ulteriore passo avanti nella comprensione del funzionamento del sistema cerebrale. Apre inoltre la strada alla ricerca e alla sperimentazione di farmaci che svolgano lo stesso compito del gene CEPT VV.
Naturalmente, i risultati della scienza, sono più utili se supportati da esercizi mentali individuali. Infatti, la proteina CEPT VV aiuta a mantenere il cervello in forma, ma esercizi cognitivi sono il miglior modo per mantenere attivo il cervello fino a tarda età.
I centenari hanno la probabilità tre volte superiore rispetto alla media di avere la proteina che consente di mantenere i vasi sanguigni più puliti. Questo fatto ha una diretta conseguenza sul cervello, che subisce un degrado molto più lento.
Tale proteina è prodotta dalla variante di un gene chiamata CEPT VV , e che produce, a sua volta una lipoproteina. E’ questo composto che nel sangue trasporta il colesterolo, sia HDL sia LDL, anche conosciuti come colesterolo “buono” e “cattivo”. Più è grossa, minore sono le probabilità che si agganci alle pareti cei vasi sanguigni, aumentando il rischio di ictus o infarti.
Nir Barzilai, dell’Albert Einstein College of Medicine a New York, attraverso uno studio su 158 anziani dai 95 anni in su, ha scoperto che i centenari possiedono questa proteina in quantità tre volte superiore rispetto alla restante popolazione. Questo gene CEPT VV, oltre a ridurre le probabilità di attacchi cardiaci, ha effetti benefici sul cervello. Infatti, con vasi sanguigni più aperti, il degrado delle facoltà mentali risulta essere molto più lento.
Questa scoperta costituisce un ulteriore passo avanti nella comprensione del funzionamento del sistema cerebrale. Apre inoltre la strada alla ricerca e alla sperimentazione di farmaci che svolgano lo stesso compito del gene CEPT VV.
Naturalmente, i risultati della scienza, sono più utili se supportati da esercizi mentali individuali. Infatti, la proteina CEPT VV aiuta a mantenere il cervello in forma, ma esercizi cognitivi sono il miglior modo per mantenere attivo il cervello fino a tarda età.
foto by Barbera
Nessun commento:
Posta un commento