sabato 30 giugno 2007

COMUNICARE ATTRAVERSO STEREOTIPI


La comunicazione nei bambini autistici è fortemente compromessa. Uno studio inglese, della University College di Londra, ha evidenziato che l’uso di stereotipi può coadiuvare il bambino artistico a comunicare. Nonostante la pericolosità insita nell’uso massiccio di stereotipi, per i bambini autistici possono significare un aiuto alla socializzazione e all’integrazione delle proprie risorse.

L’autismo è una grave forma di psicopatologia dello sviluppo che compromette fortemente le capacità di relazione e di comunicazione nel bambino. Inoltre è gravemente compromesso il repertorio delle attività e degli interessi, e la presenza di comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo, come lo “sfarfallamento”. Attualmente non si è ancora a conoscenza della causa scatenante la sindrome autistica, anche se attualmente alcune ricerche hanno confermato il contributo dei fattori genetici.

Una ricerca condotta dalla University College di Londra, attraverso la collaborazione di ricercatori inglesi e americani, ha evidenziato che i bambini autistici sono in grado di predire il comportamento altrui facendo riferimento a stereotipi sociali (di genere o di razza). Questo comportamento è solitamente frequente anche in bambini normali. I pregiudizi emergono intorno ai 3-5 anni di età e sono trasmessi culturalmente tra i membri di uno stesso gruppo sociale.

La ricerca ha coinvolto 49 bambini di una scuola primaria inglese, di cui 21 con autismo e 29 bambini normali. Ai soggetti veniva sottoposto il Pram (Preschool Racial Attitudes measure), questionario che valuta la conoscenza degli stereotipi di razza, composto da semplici vignette con disegni di maschi e femmine colorati di rosa o di marrone. Le risposte date venivano valutate in relazione allo stato mentale del bambino oppure al gruppo sociale di appartenenza.

I risultati mostrano che nel 75% dei casi le risposte dei bambini autistici erano in linea con quelle date dai bambini normali.
La scoperta è inaspettata. Infatti, l’utilizzo di stereotipi per comprendere il comportamento mentale altrui è evidentemente connesso con l’interesse verso gli altri ed i loro stati mentali, a cui i bambini autistici sono disinteressati. L’uso di stereotipi fa parte di uno stesso processo cognitivo che permette di comprendere le motivazioni altrui e di ‘mettersi nella mente degli altri’: i bambini autistici dovrebbero mostrare difficoltà.

I risultati sono interessanti nell’ottica di possibili forme di insegnamento, e di apprendimento, per i bambini autistici. Uta Frith, coautore dello studio afferma: “ben 500.000 famiglie nel Regno Unito hanno un bambino autistico e dare la possibilità di migliorare il loro modo di relazionarsi significa migliorare la qualità della vita di queste famiglie". E aggiunge: “Nonostante la pericolosità nell’uso massiccio degli stereotipi perché alla base dei pregiudizi, non si può negare che tutti li utilizziamo quando dobbiamo prendere decisioni affrettate e non sappiamo nulla della persona che abbiamo di fronte. Speriamo altresì che gli insegnanti e gli educatori utilizzino concetti sui gruppi che aiutino i bambini ad imparare a socializzare e a integrare le loro risorse".
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foto by foreversouls

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