mercoledì 25 luglio 2007

SEI TIMIDO?



La timidezza: un tratto di personalità che sembra interessare moltissime persone. Una ricerca statunitense del Shyness Institute, cerca di delineare i fattori determinanti.

Introversi ed estroversi, timidi ed espansivi, due tipologie di persone, due modalità di relazionarsi con gli altri. Quali siano le motivazioni, i fattori che determinano questi differenti comportamenti sono per lo più ancora sconosciuti. Tuttavia dati riguardanti la popolazione statunitense, hanno spinto ad ulteriori ricerche.

Il centro californiano Shyness Institute, ha analizzati i dati derivanti da interviste del 2000. Emerge che la metà degli intervistati soffre di ‘timidezza cronica’. Il dato è importante considerando che la percentuale è aumentata del 40 per cento dal 1970. Inoltre il 40 per cento sostiene di essere stato timido, ma di aver superato il problema. Il 15 per cento dichiara di soffrire di timidezza solo in determinate situazioni, e solo il 5 per cento non ha mai sofferto di timidezza.

I fattori che possono portare alla timidezza sono molteplici. Secondo il direttore dello Shyness Research Institute dell'Università dell'Indiana, Bernardo Carducci non si può dire che la timidezza sia presente fin dalla nascita, in quanto la timidezza è correlata al senso di sé, che si sviluppa solo dopo i 18 mesi.
La timidezza sembra derivare da tre caratteristiche: un’eccessiva auto-consapevolezza, una valutazione negativa di sé e forte preoccupazione per se stessi. Il timido è troppo concentrato su se stesso e per questo in situazioni sociali non riesce a comportarsi in modo naturale.
Sebbene il dibattito sull’origine della timidezza sia ancora aperto, viene posto al centro il ruolo della famiglia. Genitori eccessivamente ansiosi possono esasperare le inclinazioni di un neonato. Quindi oggi si pensa ad una compartecipazione di più fattori, genetici ed ambientali, per lo sviluppo della timidezza
foto by Gizzzz

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