Bulli nel cyberspazio: si appostano nei giochi multilayer per infastidire gli altri giocatori e ostacolarne appositamente le mosse.
Da tempo si è a conoscenza dei pericoli insiti nella reta. Internet diventa infatti valvola di sfogo per molte persone, che approfittano di questo luogo protetto, dove la propria identità può di fatto rimanere nascosta, per infastidire e talvolta molestare gli altri utenti.
Una nuova forma di aggressione on-line è emersa negli ultimi periodi. Sono i ‘griefer’, veri e propri cyberbulli che utilizzano i giochi multi-player, non con la semplice finalità di vincere, ma per tormentare la vittima prescelta, attraverso sgarbi, e ostacolandone le mosse.
"I griefer intrappolano la vittima e l'attaccano attraverso il gioco", ha spiegato in un'intervista la dottoressa Sally Black, della Saint Joseph University di Filadelfia.
Questo presenza si aggiunge ai già molteplici rischi connessi con questa tipologia di giochi. Sempre secondo Black, questi giochi sono infatti in grado di creare dipendenza, poiché incollano i ragazzi per molte ore al giorno davanti allo schermo del computer.
Da tempo si è a conoscenza dei pericoli insiti nella reta. Internet diventa infatti valvola di sfogo per molte persone, che approfittano di questo luogo protetto, dove la propria identità può di fatto rimanere nascosta, per infastidire e talvolta molestare gli altri utenti.
Una nuova forma di aggressione on-line è emersa negli ultimi periodi. Sono i ‘griefer’, veri e propri cyberbulli che utilizzano i giochi multi-player, non con la semplice finalità di vincere, ma per tormentare la vittima prescelta, attraverso sgarbi, e ostacolandone le mosse.
"I griefer intrappolano la vittima e l'attaccano attraverso il gioco", ha spiegato in un'intervista la dottoressa Sally Black, della Saint Joseph University di Filadelfia.
Questo presenza si aggiunge ai già molteplici rischi connessi con questa tipologia di giochi. Sempre secondo Black, questi giochi sono infatti in grado di creare dipendenza, poiché incollano i ragazzi per molte ore al giorno davanti allo schermo del computer.
Foto by PVCC Survey
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