lunedì 31 marzo 2008

GENITORI SEPARATI, FIGLI CONDIVISI


A circa un anno dall’approvazione della Legge sull’affidamento condiviso ci si interroga sugli effetti che questa può avere sui bambini. Il convegno “La capacità genitoriale. Aspetti valutativi e peritali” organizzati dall’Aipg vuole fare il punto sulle ricerche.

Da Febbraio 2006 in Italia quando una coppia di separa l’affidamento dei bambini viene condiviso dalla coppia dei genitori. Se prima i bambini venivano affidati nel 92,7% dei casi alla madre, lasciando di fatto marginale il padre, oggi viene reintegrata la figura paterna, che condivide insieme alla mamma, gioie, piaceri e responsabilità genitoriali.

L’Aipg, Associazione Italiana di psicologia giuridica, si interroga sugli effetti di questo cambiamento legislativo sui bambini, attraverso una ricerca, i cui risultati verranno mostrati nella conferenza “La capacità genitoriale. Aspetti valutativi e peritali”, che si terrà domani a Roma.
Innanzitutto Aipg preferisce parlare di “bigenitorialità” piuttosto che di affidamento condiviso, per sottolineare la rinnovata posizione del padre negli aspetti educativi e sociali della crescita del figlio. I figli dovrebbero trarne vantaggi psicologici dalla presenza e responsabilizzazione della figura paterna. Paolo Capri, presidente dell’Aipg, sottolinea che a distanza di soli 2 anni è ancora troppo presto per trarne conclusioni, e che verrà portato avanti lo studio come già era stato fatto per la precedente legge.

Foto by Ceallaigh

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