A circa un anno dall’approvazione della Legge sull’affidamento condiviso ci si interroga sugli effetti che questa può avere sui bambini. Il convegno “La capacità genitoriale. Aspetti valutativi e peritali” organizzati dall’Aipg vuole fare il punto sulle ricerche.
Da Febbraio 2006 in Italia quando una coppia di separa l’affidamento dei bambini viene condiviso dalla coppia dei genitori. Se prima i bambini venivano affidati nel 92,7% dei casi alla madre, lasciando di fatto marginale il padre, oggi viene reintegrata la figura paterna, che condivide insieme alla mamma, gioie, piaceri e responsabilità genitoriali.
L’Aipg, Associazione Italiana di psicologia giuridica, si interroga sugli effetti di questo cambiamento legislativo sui bambini, attraverso una ricerca, i cui risultati verranno mostrati nella conferenza “La capacità genitoriale. Aspetti valutativi e peritali”, che si terrà domani a Roma.
Innanzitutto Aipg preferisce parlare di “bigenitorialità” piuttosto che di affidamento condiviso, per sottolineare la rinnovata posizione del padre negli aspetti educativi e sociali della crescita del figlio. I figli dovrebbero trarne vantaggi psicologici dalla presenza e responsabilizzazione della figura paterna. Paolo Capri, presidente dell’Aipg, sottolinea che a distanza di soli 2 anni è ancora troppo presto per trarne conclusioni, e che verrà portato avanti lo studio come già era stato fatto per la precedente legge.
Foto by Ceallaigh
Da Febbraio 2006 in Italia quando una coppia di separa l’affidamento dei bambini viene condiviso dalla coppia dei genitori. Se prima i bambini venivano affidati nel 92,7% dei casi alla madre, lasciando di fatto marginale il padre, oggi viene reintegrata la figura paterna, che condivide insieme alla mamma, gioie, piaceri e responsabilità genitoriali.
L’Aipg, Associazione Italiana di psicologia giuridica, si interroga sugli effetti di questo cambiamento legislativo sui bambini, attraverso una ricerca, i cui risultati verranno mostrati nella conferenza “La capacità genitoriale. Aspetti valutativi e peritali”, che si terrà domani a Roma.
Innanzitutto Aipg preferisce parlare di “bigenitorialità” piuttosto che di affidamento condiviso, per sottolineare la rinnovata posizione del padre negli aspetti educativi e sociali della crescita del figlio. I figli dovrebbero trarne vantaggi psicologici dalla presenza e responsabilizzazione della figura paterna. Paolo Capri, presidente dell’Aipg, sottolinea che a distanza di soli 2 anni è ancora troppo presto per trarne conclusioni, e che verrà portato avanti lo studio come già era stato fatto per la precedente legge.
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