lunedì 5 novembre 2007

ASCOLTARE LA MUSICA, CHIUDERE GLI OCCHI



La Wake Forest University ha indagato il meccanismo cognitivo attivato durante l’ascolto di brani musicali. Il cervello compie una sorta di isolamento, che aumenta l’attività dell’area preposta all’ascolto.

I meccanismi cognitivi alla base della percezione visiva e uditiva differiscono. In particolare alcuni stimoli uditivi, i brani musicali, permettono una maggiore attivazione dell’area cerebrale ad essa preposta, a discapito dell’area di percezione visiva.

Lo studio che ha evidenziato questo particolare meccanismo cognitivo, è stato condotto presso la Wake Forest University della Carolina del Nord e presentato al congresso della società statunitense per le Neuroscienze. Attraverso la risonanza magnetica è stata registrata l’attività degli impulsi elettrici e l’afflusso di sangue su direttori di orchestra o musicisti e ascoltatori inesperti.

Dalla risonanza magnetica è emerso una maggiore attività cerebrale nell’area dell’ascolto e una diminuzione nell’area della visione. L’attivazione dell’area uditiva è risulta meno marcata nei soggetti ‘esperti’, quali direttori d’orchestra e musicisti. Questo risultato è stato interpretato come minore necessità di distogliere risorse all’attività della vista, ossia come maggiore allenamento cerebrale ad ascoltare e contemporaneamente vedere.
In sintesi durante l’ascolto di un brano musicale chiudiamo gli occhi, per dedicarci più attentamente all’ascolto.




foto by CarbonNYC

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