Memorizzare in modo dettagliato gli avvenimenti è possibile attraverso l’attivazione di ippocampo e amigdala, struttura cerebrale che colora emotivamente il ricordo. E’ il frutto delle ricerche del premio Nobel Erik Kandel.
Se talvolta la memoria gioca brutti scherzi, altre volte ci stupiamo dei particolari con cui descriviamo un evento passato. Il motivo per cui ricordiamo in modo dettagliato alcune cose rispetto ad altre è ciò cha ha lungo ricercato il professor Kandel.
Erik Kandel, vincitore di un premio Nobel ha dedicato i suoi studi al funzionamento della memoria ed ai suoi meccanismi cerebrali. Si è chiesto quali siano le caratteristiche di un evento (ed in seguito ricordo) che lo rendano più accessibile alla memoria e più ricco di dettagli.
Ha individuato un ruolo centrale nell’amigdala. Infatti, sebbene se per la memorizzazione sia necessaria l’attivazione dell’ippocampo, che memorizza gli eventi in modo ‘oggettivo’, attraverso l’attivazione dell’amigdala avviene una memorizzazione più efficace. Non solo, l’amigdala rende più dettagliato il ricordo, aggiungendo informazioni su ‘il dove’ ed ‘il cosa’ si stava facendo in quel momento.
L’attivazione dell’amigdala avviene nel momento in cui l’evento elicita emozioni, ci coinvolge emotivamente. In questo modo il ricordo diventerà più personale, strettamente intrecciato con il proprio vissuto, anche se è un fatto che non ci ha coinvolto in prima persona.
Per fare un esempio chiarificatore pensiamo all’attacco alle torri gemelle. Sebbene siano passati 6 anni, quasi ognuno di noi insieme all’evento, ricorderò dov’era e cosa stava facendo nel momento in cui vide per la prima volta le immagini delle torri. Questo perché l’11 settembre è stato per tutti un evento traumatico ed inimmaginabile, che ci ha fortemente colpito nonché destabilizzato.
Se talvolta la memoria gioca brutti scherzi, altre volte ci stupiamo dei particolari con cui descriviamo un evento passato. Il motivo per cui ricordiamo in modo dettagliato alcune cose rispetto ad altre è ciò cha ha lungo ricercato il professor Kandel.
Erik Kandel, vincitore di un premio Nobel ha dedicato i suoi studi al funzionamento della memoria ed ai suoi meccanismi cerebrali. Si è chiesto quali siano le caratteristiche di un evento (ed in seguito ricordo) che lo rendano più accessibile alla memoria e più ricco di dettagli.
Ha individuato un ruolo centrale nell’amigdala. Infatti, sebbene se per la memorizzazione sia necessaria l’attivazione dell’ippocampo, che memorizza gli eventi in modo ‘oggettivo’, attraverso l’attivazione dell’amigdala avviene una memorizzazione più efficace. Non solo, l’amigdala rende più dettagliato il ricordo, aggiungendo informazioni su ‘il dove’ ed ‘il cosa’ si stava facendo in quel momento.
L’attivazione dell’amigdala avviene nel momento in cui l’evento elicita emozioni, ci coinvolge emotivamente. In questo modo il ricordo diventerà più personale, strettamente intrecciato con il proprio vissuto, anche se è un fatto che non ci ha coinvolto in prima persona.
Per fare un esempio chiarificatore pensiamo all’attacco alle torri gemelle. Sebbene siano passati 6 anni, quasi ognuno di noi insieme all’evento, ricorderò dov’era e cosa stava facendo nel momento in cui vide per la prima volta le immagini delle torri. Questo perché l’11 settembre è stato per tutti un evento traumatico ed inimmaginabile, che ci ha fortemente colpito nonché destabilizzato.
foto by angelocesare
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