mercoledì 12 settembre 2007

EMPATIA E SBADIGLI


Al Festival della Scienza in corso a York è stata presentata un’interessante ricerca, condotta dall’Università di Leeds, che spiega perché lo sbadiglio è contagioso.

Vi siete mai accorti che quando si vede qualcuno sbadigliare, subito dopo viene naturale fare uno sbadiglio sebbene non si sia annoiati o non si abbia sonno? Lo sbadiglio è contagioso, ci si può accorgere facilmente in una sala di attesa o durante una lezione dove già il clima talvolta poco coinvolgente può stimolare una grande quantità di sbadigli. Alcuni ricercatori si sono chiesti quale sia la motivazione alla base di questo contagio.

Secondo i ricercatori dell’Università di Leeds, lo sbadiglio è contagioso tra persone che stanno bene tra loro, che sono in sintonia. Si creerebbe una sorta di circuito empatico, cosicché quando vediamo qualcuno sbadigliare viene naturale spalancare la bocca perché, secondo, la tesi dei ricercatori, lo sbadiglio indica totale accettazione e apprezzamento del comportamento e dello stato fisiologico di chi ci troviamo di fronte.

Per confermare le loro supposizioni gli sperimentatori hanno compiuto due studi. Innanzitutto hanno utilizzato la risonanza magnetica, grazie alla quale hanno visto che durante lo sbadiglio si attiva la stessa area cerebrale utilizzata durante la valutazione delle persone.
Un secondo studio, ha coinvolto degli studenti universitari, che venivano fatti aspettare in una sala d’attesa con degli sperimentatori ‘in incognito’ che sbadigliavano a cadenza regolare. Nel frattempo veniva registrato quante volte i soggetti rispondevano allo stimolo.

Dai dati è emerso che coloro che rispondevano più volte allo stimolo erano gli studenti più in grado di entrare in sintonia con gli altri. Spiega Catriona Morrison “nello specifico, quelli di psicologia. Mentre quelli meno suscettibili sono gli studenti di ingegneria, troppo attenti ai numeri".


foto by sabinajosh

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