domenica 20 luglio 2008

5 ANNI PER ESSERE FELICI


La felicità è un'emozone fondamentale della vita, che oscilla nel corso di essa in base agli eventi. Ma dopo un grave lutto o una grave crisi, sebbene sia difficile, si torna a sorridere. Qual è il tempo necessario? Una scrupolosa ricerca, condotta in Germania da due economisti e due psicologi, sulla felicità, svela che dopo circa 5 anni torniamo ad essere contenti.


Durante il corso della vita, subiamo delle oscillazioni della felicità. A volte alcuni eventi o circostanze ci fanno "volare", mentre altre situazioni fanno precipitare il morale a terra. Ma quali sono gli eventi che maggiormente incidono sul nostro grado di felicità? In che misura e in che modalità? Per quanto subiamo il loro effetto?

E' quello che si sono chiesti Andrew Clarck, Yarmis Georgelis, Ed Diener e Richard Lucas, i primi due economisti, mentre i secondi psicologi.


La Ricerca. Hanno condotto uno studio longitudinale della durata di 20 anni, in cui sono state intervistate più di 10.000 persone tra i 16 e gli 80 anni.

Per misurare la felicità si è tenuto conto delle oscillazioni del grado di soddisfazione negli anni che precedono o seguono eventi positivi o negativi. In particolare sono stati presi in considerazione matrimonio, nascita di un figlio, perdita del coniuge, licenziamento o disoccupazione e divorzio.


I Risultati. Gli autori dello studio, pubblicato sul "The Economic Journal" sono dell'idea che ogni persona possegga un livello di felicità di base, influenzato dalla genetica e dalla personalità, a cui naturalmente si torna in seguito di eventi negativi o positivi. In altre parole possediamo un'innata capacità di adattamento che si modifica in base alle circostanze, ma che allo stesso tempo porta al punto di partenza nell'arco di circa 5 anni.

5 anni infatti è il tempo stimato dopo di che inizia la ripresa da un evento funesto, ma nello stesso tempo termina l'eccitazione a seguito, ad esempio, del matrimonio.

In particolare si osserva che gli uomini soffrono particolarmente la disoccupazione, mentre le donne il divorzio.


In conclusione siamo bravi a tornare felici, ma siamo altrettanto veloci a smettere di esserlo dpo le gioie della vita!


foto by Andrea Balducci

1 commento:

Anonimo ha detto...

All I can say is nothing because your blog is not interesting to read.