giovedì 14 febbraio 2008

VEDO SOLO TE

Dire che l'amore è cieco da oggi non sarà più soltanto una frase fatta. EHarmony, in colaborazione con l'Università di Los Angeles ha condotto uno studio sulle strategie d'amore. L'eseprimento ha mostrato che adottiamo strategie altamente selettive in campo amoroso che ci portano a preferire il partner anche a fronte di stimoli altamente seduttivi. Vediamo perchè.

Lo studio, condotto dagli psicologi Gian Gonzaga e Marie Haselton, ha coinvolto 120 universitari che hanno dichiarato di avere uina relazione stabile con una persona dell'altro sesso, A questi soggetti venivano presentate fotografie di persone tra le quali scegliere la più attraente; in seguito veniva loro richiesto di scrivere un breve commento o una dedica o sulla persona scelta o sul proprio partner.
I risultati hanno mostrato che chi si era dichiartao innamorato del proprio compagno/a era al contempo meno tentato dal fascino delle fotografie e tendeva a concentrarsi maggiormente sul partner.
Secondo i ricercatori la spiegazione consiste in una sorta di capacità selettiva delle emozioni che porta a segmentare la realtà in modo apparentemente illogico: i soggettui infatti negano l'attraenza delle persone loro presentate per evidenziare invece quella del partner trascurando volontariamente dettagli significativi della nuova scelta. L'amore fungerebbe come una sorta di paraocchi che ci porta a vedere soltanto l'altro da noi scelto e a considerare tutto il resto come non alternativa.
Ovviamente questo accade soltanto laddove ci sia un sentimento vivo e non nelle relazioni di facciata.
La ricerca, in perfetto stile S. Valentino, è uno studio curioso che va ad aggiungersi a quel filone di studi che afferma l'esistenza di un'intelligenza emotiva. Tuttavia non è soltanto il sentimento dell'amore a fare da freno ai nostri desideri, nel momento del tentato tradimento, seppure a parole intervengono anche altri fattori come la stima e la fiducia, la tendenza a perseguire lo status quo e a non mettersi in discussione, la scaras rattività al cambiamento e così via; fattori che questa ricerca pone in ombra.
Foto by Gettyimages

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