giovedì 7 febbraio 2008

RICORDARE DORMENDO


Dormire dopo lo studio consente di potenziare il ricordo, ma solo se l’apprendimento è avvenuto con una buona dose di attenzione. Sono i risultati ottenuti da una ricerca del Centro del sonno del Massachusetts.

Se è vero che chi dorme non piglia pesci, chi dorme ricorda meglio! Una ricerca ha infatti evidenziato un effetto benefico del sonno sull’apprendimento. La ricerca è stata condotta dal dipartimento di psichiatria dell’Harvard Medical School (Massachusetts) e recentemente pubblicata sulla rivista scientifica 'Sleep'.

Lo studio ha coinvolto 33 soggetti (11 maschi e 12 femmine) con età media 23 anni, invitati a recarsi nel laboratorio alle 11.30 del mattino. Venivano poi sottoposti ad una serie di esercizi d’apprendimento e test sulla memoria sino alle ore 13.00. A questo punto i soggetti venivano divisi in due gruppi sperimentali, 16 soggetti si concedevano un sonnellino pomeridiano, mentre 17 rimanevano svegli in laboratorio. Lo studio terminava con ulteriori test alle 16.00 del pomeriggio.

Sono state analizzate le risposte ai test ed è emerso che il ricordo viene rafforzato dal sonno. 45 minuti di sonno non-Rem sono sufficienti a rafforzare il ricordo. Inoltre il test ha evidenziato che il ricordo viene potenziato solo se successivo ad un serio apprendimento. In altre parole, se si studia con attenzione e concentrazione un sonnellino post-studio è utile per migliorare il ricordo.
Mattew Tucker, ricercatore del Centro del sonno del Massachusetts e coordinatore della ricerca, commenta così i risultati: “Questi risultati suggeriscono che c'è una sorta di livello ideale per apprendere attraverso il sonno, che aiuta ad elaborare in modo ottimale i ricordi. L'importanza di questa scoperta è anche che il sonno può essere utile, ma non a elaborare tutte le informazioni acquisite nella fase di veglia”.

Foto by capitan-patata

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