lunedì 11 febbraio 2008

OCCIDENTALI E ORIENTALI: DUE CULTURE A CONFRONTO


Richard Nisbett, illustre psicologo statunitense, ha illustrato nel suo ultimo libro ‘Il tao e Aristotele’ le differenze psicologiche tra occidentali e orientali.

Le culture occidentali ed orientali si scontrano spesso per modo di pensare e vivere. Una delle più assodate teorie psicologiche definisce gli occidentali come una cultura individualista, orientata verso il singolo e le sue aspirazioni; al contrario la cultura occidentale è definita collettivista: il benessere della comunità si antepone alle aspirazioni del singolo.
Cultura individualista e cultura collettivista sono solo i due poli delle molte differenze che dividono occidentali ed orientali, come illustra Richard Nisbett nel suo recente libro ‘Il tao e Aristotele. Perché asiatici e occidentali pensano in modo diverso’, edito in Italia da Rizzoli.

L’ipotesi di Nisbett, che si basa su numerosi studi sulle differenze tra asiatici ed occidentali, è che asiatici ed occidentali possiedano processi cognitivi diversi.
In particolare l’uomo occidentale, nell’affrontare un problema, si focalizza su di esso, lo analizza e lo scompone, sviscerandolo dal contesto. Al contrario i cinesi pongono maggiore attenzioni alle variabili contestuali, ritengono infatti indispensabile una visione d’insieme per poter giungere ad una risoluzione del problema.
In altre parole potremmo definire il nostro modo di pensare ‘lineare’ e quello cinese ‘circolare’.

Questo libro, oltre a farci scoprire il modo di pensare di una cultura così differente dalla nostra (che già di per sé è un buon esercizio per aprire la mente) costituisce un contributo per la società moderna, dove è sempre più urgente la necessità di un ponte tra culture.

Foto by Kevin Wu

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