Brutte notizie per gli uomini d’oggi, lo dice uno studio pubblicato sulla rivista Evolutionary Psychology. Le donne belle non si accontentano più di trovare un uomo di loro gusto, ma pretendono che sia perfetto. Ecco cosa c’è alla base di questa scelta e quali sono le caratteristiche del nuovo principe azzurro.
L’equipe di ricercatori, condotta da David Buss, si era già occupate del tema della desiderabilità dell’uomo da parte delle donne e le ricerche in generale concordavano su criteri di origine prevealentemente evoluzionistica. Le donne cercavano un partner che potesse fare fronte alle necessità loro e della prole, sia dal punto di vista fisico che economico.
Con la differenziazione dei legami sono state delineate poi una serie di caratteristiche che le partner ricercavano a seconda della relazione in corso. Se la storia si prefigurava come unione stabile e duratura nel tempo, le qualità maggiormente “richieste” erano quelle di cui sopra in modo da garantire la necessaria stabilità; se invece si trattava di un storia di breve durata era l’aspetto fisico il tratto maggiormente saliente, seguito da forza e virilità.
Lo studio recentemente condotto da Buss e colleghi invece mette in evidenza un nuovo criterio di scelta del partner, molto più personalistico. La scelta dell’uomo ideale dipende infatti dalla visone che abbiamo di noi stessi: se la donna si percepisce come attraente e di bell’aspetto tenderà ad avare pretese più elevate rispetto ad altre donne.
Oltre alla bellezza e alla virilità, qualità che rimangono costanti, entrano in gioco salute, fedeltà, buona appartenenza familiare, ricchezza e desiderio di paternità. Una lista passibile di aumentare e diminuire a seconda del livello di desiderabilità percepita da parte della donna.
E l’uomo in tutto questo? Secondo i ricercatori il fenomeno funziona soltanto al femminile, mentre l’uomo si accontenta ancora, almeno a livello inconscio, di trovare una buona madre per i propri figli.
Attenzione però che l’effetto non è automatico: non basta che la donna si percepisca come bella ed attraente perché crescano le aspettative nei confronti del possibile compagno; anche l’esperienza, e gli uomini qui possono trarre un sospiro di sollievo, gioca la sua parte.
Infatti la coscienza di essere bella deve essere supportata da prove empiriche s situazioni esperienziali reali. I ricercatori hanno infatti visto che l’esposizione a insuccessi amorosi, soprattutto se più di uno, fa calare nelle donne questo desiderio di perfezione.
Foto by Gettyimages
L’equipe di ricercatori, condotta da David Buss, si era già occupate del tema della desiderabilità dell’uomo da parte delle donne e le ricerche in generale concordavano su criteri di origine prevealentemente evoluzionistica. Le donne cercavano un partner che potesse fare fronte alle necessità loro e della prole, sia dal punto di vista fisico che economico.
Con la differenziazione dei legami sono state delineate poi una serie di caratteristiche che le partner ricercavano a seconda della relazione in corso. Se la storia si prefigurava come unione stabile e duratura nel tempo, le qualità maggiormente “richieste” erano quelle di cui sopra in modo da garantire la necessaria stabilità; se invece si trattava di un storia di breve durata era l’aspetto fisico il tratto maggiormente saliente, seguito da forza e virilità.
Lo studio recentemente condotto da Buss e colleghi invece mette in evidenza un nuovo criterio di scelta del partner, molto più personalistico. La scelta dell’uomo ideale dipende infatti dalla visone che abbiamo di noi stessi: se la donna si percepisce come attraente e di bell’aspetto tenderà ad avare pretese più elevate rispetto ad altre donne.
Oltre alla bellezza e alla virilità, qualità che rimangono costanti, entrano in gioco salute, fedeltà, buona appartenenza familiare, ricchezza e desiderio di paternità. Una lista passibile di aumentare e diminuire a seconda del livello di desiderabilità percepita da parte della donna.
E l’uomo in tutto questo? Secondo i ricercatori il fenomeno funziona soltanto al femminile, mentre l’uomo si accontenta ancora, almeno a livello inconscio, di trovare una buona madre per i propri figli.
Attenzione però che l’effetto non è automatico: non basta che la donna si percepisca come bella ed attraente perché crescano le aspettative nei confronti del possibile compagno; anche l’esperienza, e gli uomini qui possono trarre un sospiro di sollievo, gioca la sua parte.
Infatti la coscienza di essere bella deve essere supportata da prove empiriche s situazioni esperienziali reali. I ricercatori hanno infatti visto che l’esposizione a insuccessi amorosi, soprattutto se più di uno, fa calare nelle donne questo desiderio di perfezione.
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