Persone che soffrono di un disturbo affettivo vivono all’interno di una società che spesso non li comprende, ma anzi tende a isolarli. Wolkenstein e Meyer si sono chiesti quali sono le opinioni delle persone rispetto a questi disturbi psicologici. Dalla loro ricerca, pubblicata su ‘Psychology and Psychotherapy’, emerge un atteggiamento sostanzialmente negativo.
La depressione è un disturbo psicologico di rilevante importanza all’interno della nostra società. Le ricerche su cause, sintomi, modalità e strategie di intervento sono innumerevoli. Una ricerca innovativa ha però indagato il problema da un altro punto di vista: come viene percepito, ossia come vengono giudicate le persone depresse dalla popolazione normale.
Il giudizio che viene attribuito dagli altri è d’altra parte di fondamentale importanza, infatti, giudizi negativi possono portare ad un ulteriore isolamento per le persone depresse.
In particolare lo studio, pubblicato su ‘Psychology and Psychotherapy’, ha indagato l’atteggiamento dei giovani nei confronti dei malati di depressione.
Gli autori dello studio, Wolkenstein e Meyer, hanno indagato la valutazione della popolazione sulle persone con disturbi affettivi, andando ad analizzare non solo i giudizi soggettivi ma anche quello che la singola persona presuppone abbiano gli altri.
Lo studio ha coinvolto 387 soggetti, con età compresa tra i 16 e i 34 anni, a cui venivano proposti due casi: una descriveva la condizione di un soggetto depresso, l’altra di un soggetto con sintomi maniacali. Ai partecipanti veniva chiesto di esprimere il esplicitare il proprio atteggiamento rispetto queste persone e di definire il pensiero della popolazione in generale, secondo il proprio punto di vista.
Dall’analisi dei risultati emerge un sostanziale atteggiamento negativo nei confronti di malati di depressione o disturbo maniacale, con valutazioni significativamente più negative per la sintomatologia maniacale, forse a causa della minore informazione e familiarità al riguardo.
Il dato più interessante da evidenziare è però la valutazione che viene attribuita alla popolazione in generale: l’atteggiamento del soggetto viene definito sempre meno negativo rispetto a quello attribuito alla media della popolazione.
La ricerca evidenzia dunque la necessità di sensibilizzare anche attraverso l’informazione, le persone rispetto a queste problematiche. Dalla situazione emersa, è ancora eccessiva la stigmatizzazione delle persone con sintomi depressivi e soprattutto maniacali.
In secondo luogo sarebbe necessaria un’ulteriore ricerca rispetto alle valutazioni, qui risultate più negative, rispetto alle opinioni della popolazione generale.
Foto by fazen
La depressione è un disturbo psicologico di rilevante importanza all’interno della nostra società. Le ricerche su cause, sintomi, modalità e strategie di intervento sono innumerevoli. Una ricerca innovativa ha però indagato il problema da un altro punto di vista: come viene percepito, ossia come vengono giudicate le persone depresse dalla popolazione normale.
Il giudizio che viene attribuito dagli altri è d’altra parte di fondamentale importanza, infatti, giudizi negativi possono portare ad un ulteriore isolamento per le persone depresse.
In particolare lo studio, pubblicato su ‘Psychology and Psychotherapy’, ha indagato l’atteggiamento dei giovani nei confronti dei malati di depressione.
Gli autori dello studio, Wolkenstein e Meyer, hanno indagato la valutazione della popolazione sulle persone con disturbi affettivi, andando ad analizzare non solo i giudizi soggettivi ma anche quello che la singola persona presuppone abbiano gli altri.
Lo studio ha coinvolto 387 soggetti, con età compresa tra i 16 e i 34 anni, a cui venivano proposti due casi: una descriveva la condizione di un soggetto depresso, l’altra di un soggetto con sintomi maniacali. Ai partecipanti veniva chiesto di esprimere il esplicitare il proprio atteggiamento rispetto queste persone e di definire il pensiero della popolazione in generale, secondo il proprio punto di vista.
Dall’analisi dei risultati emerge un sostanziale atteggiamento negativo nei confronti di malati di depressione o disturbo maniacale, con valutazioni significativamente più negative per la sintomatologia maniacale, forse a causa della minore informazione e familiarità al riguardo.
Il dato più interessante da evidenziare è però la valutazione che viene attribuita alla popolazione in generale: l’atteggiamento del soggetto viene definito sempre meno negativo rispetto a quello attribuito alla media della popolazione.
La ricerca evidenzia dunque la necessità di sensibilizzare anche attraverso l’informazione, le persone rispetto a queste problematiche. Dalla situazione emersa, è ancora eccessiva la stigmatizzazione delle persone con sintomi depressivi e soprattutto maniacali.
In secondo luogo sarebbe necessaria un’ulteriore ricerca rispetto alle valutazioni, qui risultate più negative, rispetto alle opinioni della popolazione generale.
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