Reagire allo stress in modo positivo: questione di resilienza. Pietro Trabucchi insegna un metodo per migliorare le capacità di superare i momenti difficili.
Le persone reagiscono agli eventi stressanti in modi differenti. Non tutti infatti sono in grado di affrontare le difficoltà della vita in modo positivo, ma vivono i momenti complessi della vita senza riuscire a rispondere ad essi in modo adeguati. Queste persone vengono sopraffatte dalle situazioni che sfuggono al loro controllo a causa del basso livello di resilienza.
La resilienza è una capacità, acquistata nel corso dell’evoluzione dell’uomo, che rende la persona in grado di gestire lo stress senza farsi travolgere, è la capacità di resistere psicologicamente. Il termine deriva dal latino resilio che significa anche il tentativo di risalire su di una barca rovesciata.
La persona resiliente è una persona motivata a raggiungere i propri obiettivi. Che legge le situazioni difficili come limite nel tempo e che non si lascia sopraffare da esse. Sente una forte capacità di controllo sulla propria vita. Traendo vantaggi dai cambiamenti e non bloccandosi di fronte alle sconfitte. Il concetto di resilienza è conosciuto anche nell’ambito della ‘Psicologia dello sviluppo’, in cui indica un esito positivo, un corretto raggiungimento dei compiti di sviluppo nonostante la presenza di condizioni di difficoltà.
Secondo una ricerca americana la resilienza è strettamente legata alla genetica. Hanno infatti evidenziato la presenza maggiore della proteina BDNF nel cervello ‘non-resiliente’. Questo significherebbe che il comportamento resiliente dipenderebbe dai geni che regolano l’attività biochimica di alcune aree cerebrali.
Pietro Trabucchi critica la ricerca, mettendone in evidenza il limite forse più vistoso: la ricerca è stata infatti condotta su dei topolini, mentre il cervello umano è molto più complesso. Pietro Trabucchi, docente di Coaching e di Psicologia dello Sport presso l’Università di Verona, ritiene che sia possibile aumentare il livello di resilienza. Trabucchi ha messo a punto specifici percorsi che aumentino il senso di controllo ed esercizi per superare le difficoltà. I suoi training sono applicati ora alla nazionale di sci in preparazione delle olimpiadi invernali di Vancouver 2010. Vedremo se con risultato!
Per chi vuole saperne di più consulti il sito di Pietro Trabucchi
Foto by Tooley
Le persone reagiscono agli eventi stressanti in modi differenti. Non tutti infatti sono in grado di affrontare le difficoltà della vita in modo positivo, ma vivono i momenti complessi della vita senza riuscire a rispondere ad essi in modo adeguati. Queste persone vengono sopraffatte dalle situazioni che sfuggono al loro controllo a causa del basso livello di resilienza.
La resilienza è una capacità, acquistata nel corso dell’evoluzione dell’uomo, che rende la persona in grado di gestire lo stress senza farsi travolgere, è la capacità di resistere psicologicamente. Il termine deriva dal latino resilio che significa anche il tentativo di risalire su di una barca rovesciata.
La persona resiliente è una persona motivata a raggiungere i propri obiettivi. Che legge le situazioni difficili come limite nel tempo e che non si lascia sopraffare da esse. Sente una forte capacità di controllo sulla propria vita. Traendo vantaggi dai cambiamenti e non bloccandosi di fronte alle sconfitte. Il concetto di resilienza è conosciuto anche nell’ambito della ‘Psicologia dello sviluppo’, in cui indica un esito positivo, un corretto raggiungimento dei compiti di sviluppo nonostante la presenza di condizioni di difficoltà.
Secondo una ricerca americana la resilienza è strettamente legata alla genetica. Hanno infatti evidenziato la presenza maggiore della proteina BDNF nel cervello ‘non-resiliente’. Questo significherebbe che il comportamento resiliente dipenderebbe dai geni che regolano l’attività biochimica di alcune aree cerebrali.
Pietro Trabucchi critica la ricerca, mettendone in evidenza il limite forse più vistoso: la ricerca è stata infatti condotta su dei topolini, mentre il cervello umano è molto più complesso. Pietro Trabucchi, docente di Coaching e di Psicologia dello Sport presso l’Università di Verona, ritiene che sia possibile aumentare il livello di resilienza. Trabucchi ha messo a punto specifici percorsi che aumentino il senso di controllo ed esercizi per superare le difficoltà. I suoi training sono applicati ora alla nazionale di sci in preparazione delle olimpiadi invernali di Vancouver 2010. Vedremo se con risultato!
Per chi vuole saperne di più consulti il sito di Pietro Trabucchi
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