mercoledì 13 giugno 2007

RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE: PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE


Una stretta di mano aiuta a rompere il ghiaccio e sciogliere la tensione. E’ il modo con cui dovrebbe iniziare un colloquio medico-paziente,secondo la recente ricerca condotta a Chicago dai ricercatori della Northwestern University.

Quando si va dal medico ci si sente spesso a disagio: si può essere in ansia per la propria salute, imbarazzati all’idea di spogliarsi, preoccupati per dover svelare i propri problemi personali, talvolta intimi e privati. Per tutte queste motivazioni è necessario che tra medico e paziente si sviluppi un rapporto di reciproca fiducia, in modo che il paziente si senta accolto, compreso.
Alcuni comportamenti da parte del medico possono facilitare l’instaurarsi di un rapporto di questo tipo.

Una recente ricerca condotto dal team di Gregory Makoul, ricercatore presso la Northwestern University di Chicago, ha evidenziato che già una semplice stretta di mano all’inizio del colloquio facilita un buon avvio del rapporto.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Archives of Internal Medicine, ha coinvolto 415 adulti, che sono stati intervistati sulle loro preferenze ed aspettative rispetto alla visita medica. E’ emerso che una calorosa stretta di mano tra medico e paziente all’inizio del rapporto è giudicato come gesto molto importante. Inoltre è giudicato in modo molto positivo il fatto di essere chiamati con il proprio nome di battesimo dal 50% del campione intervistato, mentre il restante 23% e 17% preferisce esser chiamato rispettivamente con nome e cognome e solo con il cognome.
La ricerca non si è conclusa qui. Sono stati, infatti, filmati123 primi incontri tra medici e pazienti, per verificare in un setting reale come fosse gestita la situazione dai medici.
Le videoregistrazioni hanno evidenziato che il colloquio nell’82% dei casi inizia con una stretta di mano, come auspicato dagli intervistati. Il problema nasce invece nel resto del colloquio che si sviluppa nella maggior parte dei casi nell’anonimato, nel senso che il nome del paziente non viene mai pronunciato.

Instaurare un buon rapporto con il medico è cruciale: ci fa sentire più liberi di esprimere le nostre problematiche. Spesso però non viene compresa l’importanza della comunicazione, non solo verbale, ma anche di quella non verbale. «Giusto incoraggiare i dottori a stringere la mano ai pazienti – spiegano gli autori dello studio - ma raccomandando loro di essere sensibili ai messaggi non verbali del paziente, che potrebbero indicare che non è propenso a questo atteggiamento».

Abbiamo già trattato la tematica medico paziente. Ti invitiamo a leggere alcuni dei nostri articoli d’archivio:
“Comunicazione medico-paziente”



foto by raffaelebrustia

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