La televisione non solo influenza il nostro modo di vivere e di comportarci, ma ci condiziona anche durante il sonno. Secondo Eva Murzyn, gli anziani non sognano a colori, ma in base alla scala di grigi.
I sogni sono uno dei concetti psicologici più affascinanti e tra i più indagati e teorizzati. Questa volta però non discuteremo su quale teoria riesca a descrivere meglio l’origine dei sogni, ma ci limitiamo a raccontarvi un’interessante ricerca che sottolinea la forte influenza dei mass media sulla nostra vita e per questo anche sui nostri sogni notturni.
Eva Murzyn, ricercatrice presso l’Università di Dundee, in Gran Bretagna, ha condotto un’indagine su di un campione di 60 soggetti, tra i 25 e i 60 anni, riguardo i sogni. Ai soggetti è stato chiesto di compilare un questionario sui propri sogni e di indicare a che tipo di TV fossero stati maggiormente esposti da piccolo (in bianco e nero o a colori).
L’ipotesi della Murzyn è che la tv influenzi profondamente il nostro modo di pensare, e di riflesso, anche di sognare.
I risultati (considerando tuttavia un campione piuttosto esiguo) sembrano confermare la sua ipotesi, o quantomeno identificare una tendenza. E’ risultato infatti che solo il 4,4% degli under-venticinque, cresciuti quindi con una televisione a colori, sogna in bianco e nero, mentre il 25% degli ultra-cinquantenni sogna in base ad una scala di grigi, poichè sono stati esposti per più lungo tempo a programmi televisivi in bianco e nero.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘Consciousness and Cognition’ e ripreso ripreso dalla rivista britannica ‘New Scientist’. Sembrerebbe dunque che la televisione influenzi profondamente il nostro modo di pensare, anche se rimane aperta una questione: perchè ha maggiore influenza la televisione vista da piccolo? Si può parlare anche in questo caso di una sorta di ‘fase critica’ in cui i sogni vengono influenzati dagli stimoli che riceviamo?
Foto by degraTM
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