giovedì 6 marzo 2008

NUOVE FRONTIERE: LA BIBLIOTERAPIA

Crescono i settori e i riconoscimenti per la biblioterapia, una pratica che promette di curare i disturbi psicologici al pari, o quasi, di un farmaco. Il National Health Service inglese ne fa già uso, mentre psicologi e ricercatori ne studiano gli effetti.

La biblioterapia fa la sua comparsa nel mondo scientifico nel 2003, sul Journal of Clinical Pschology che ammette i benefici derivanti dalla lettura di un libro come coadiuvante alle cure psicologiche e come misura preventiva a seguito del trattamento farmacologico.

Su Behaviour Research and Therapy sono di recente apparsi due articoli che confermano i dati tramite studi longitudinali e che stilano addirittura una lista dei libri più efficaci.
I ricercatori hanno infatti testato i benefici della lettura sottoponendo i lettori a test prima e dopo la “somministrazione” del tomo e hanno analizzato le differenze con coefficienti statistici che sono risultati significativi.

Ma attenzione, perché non tutti i disturbi sono curabili con la biblioterapia: ansia e depressione in forma lieve si attenuano con le giuste letture, mentre è difficile che la scelta del libro adatto porti alla risoluzione delle dipendenze da alcool o da droghe. Come sempre serve affidarsi a terapeuti esperti e valutare caso per caso la propria soluzione. Per chi invece non offre di disturbi vale il vecchio adagio secondo cui un buon libro fa bene allo spirito.
foto by gettyimages

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