mercoledì 5 dicembre 2007

USARE IL BANCOMAT FA SPENDERE DI PIU’

Immaginate di andare a fare acquisti e di utilizzare per il pagamento la vostra carta di credito. Si tratta di un gesto ormai consolidato ma che nasconde una perniciosa tentazione: spendere più del necessario. Lo hanno svelato di recente degli psicologi, vediamo cosa accade.

Il Journal of Consumer Research ha pubblicato una ricerca condotta da studiosi dell’University of Chicago che mostra che l’utilizzo del bancomat è più dispendioso rispetto all’utilizzo dei contanti.
L’esperimento ha coinvolto acquirenti di supermercati: prima che facessero la spesa, a un gruppo veniva chiesto quanto avessero nel portafogli, mentre all’altro gruppo quanto avessero in banca. Alla fine i conti dei due gruppi sono stati confrontati, ed è emerso che chi aveva riferito della disponibilità economica in banca e aveva pagato con carta di credito aveva speso di più in media rispetto a coloro che avevano utilizzato il normale contante del proprio portafogli.

La causa è dovuta ad una percezione distorta delle risorse disponibili: il confronto con una cifra più ampia porta a spendere e a concedersi di più rispetto al confronto con il liquido previsto per la sola spesa.

I risultati sono state inoltre confermati da un ulteriore esperimento che riguardava non tanto il calcolo di denaro, quanto di calorie consumate. Analogamente al primo, il gruppo che rapportava il numero di calorie di un cioccolatino alla quantità di calorie settimanali mangiava in media un numero maggiore di questi, mentre il gruppo che le rapportava al fabbisogno calorico giornaliero era più contenuto.

In termini di calcolo, entrambi i gruppi, in tutti e due gli esperimenti, devono compiere il medesimo ragionamento, ma il differente metro di paragone li induce a operare delle distorsioni nella stima: chi si rapporta a valori più ampi opera anche una stima più ampia. Questi bias di ragionamento vengono infatti spesso sfruttati dai rivenditori stessi per far spendere di più ai propri clienti.

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