lunedì 14 luglio 2008

COMBATTERE IL FUMO A SCUOLA

Uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Brighton, in collaborazione con Mrc Social and Public Health Sciences Unit di Glasgow ha analizzato il rapporto tra l’abitudine al fumo e la qualità dell’insegnamento e delle relazioni con il corpo docente. Ecco cosa ne è emerso.

La ricerca è stata condotta su un ampio campione, costituito da 5092 studenti appartenenti agli istituti scozzesi, con età compresa tra i 13 e i 16 anni ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica Bmc Public Hearth come studio preliminare per l’approfondimento della tematica della prevenzione al fumo. Lo scopo ultimo è quello di realizzare un efficace programma di prevenzione primaria e secondaria in età precoce, prima che il fumo diventi un’abitudine radicata.

I risultati emersi sono stati molteplici. Dapprima si sono potute mappare le percentuali di fumatori, che vedono un grande aumento delle fumatrici femminili con discesa invece dei ragazzi (39% contro il 25% dei maschi). Tali percentuali medie sono soggette a variazioni nei diversi istituti ma permane comunque il maggiore numero di ragazze.

Il fumo inoltre è favorito/ostacolato da fattori diversi in base al sesso: per i maschi incidono maggiormente il livello socio-economico e culturale proprio e della famiglia di appartenenza; per le femmine intervengono maggiormente il personale atteggiamento scolastico e l’attenzione o meno al rapporto insegnante-alunni.

Il rapporto tra docente e scolari è stato approfondito nello specifico: esso si configura come buon fattore predittivo dell’attitudine o meno al fumo. I ragazzi, sia maschi che femmine (con netta prevalenza femminile), erano maggiormente propensi al fumo se il rapporto con l’insegnante era pessimo o di scarsa qualità, se il benessere scolastico percepito era scarso e se la scuola non presentava specifica attenzione e orientamento verso i temi dell’altruismo e della cooperazione.

Tutti fattori questi passibili di divenire il fulcro di nuove ricerche volte alla creazione di un buon clima scolastico, capace di intervenire in modo maggiormente efficace nel dialogo e nella riduzione non soltanto dell’abitudine al fumo, ma anche dell’abuso di sostanze e dei comportamenti devianti e di bullismo.

Foto by gettyimages

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