Una ricerca condotta dall’Università del New Hampshire mette in luce le modalità di adescamento dei minori tramite la rete. Tramite una calcolata amicizia la fiducia dei ragazzi viene poi tradita con richieste più o meno lecite.
La ricerca ha coinvolto tremila soggetti di età compresa tra i 10 e i 17 anni. I dati sono stati raccolti tramite un’inchiesta.
I risultati hanno mostrato che la fascia d’età più a rischio è quella compresa tra i 13 e i 17 anni (99% dei ragazzi). I fattori di rischio emersi sono molteplici:
La ricerca ha coinvolto tremila soggetti di età compresa tra i 10 e i 17 anni. I dati sono stati raccolti tramite un’inchiesta.
I risultati hanno mostrato che la fascia d’età più a rischio è quella compresa tra i 13 e i 17 anni (99% dei ragazzi). I fattori di rischio emersi sono molteplici:
- mancanza di informazione sui temi della sessualità;
- problemi sessuali conclamati;
- relazioni carenti o difficili con i genitori;
- insicurezza
Tra i crimini perpetrati soltanto il 5% è di tipo violento (abuso o rapimento), mentre la grande maggioranza vede il minore come consenziente. Questo fattore è dovuto alla strategia più frequentemente messa in atto dal molestatore: prima della proposta vera e propria, egli spende molto tempo alla creazione di una relazione di “amicizia” che gli permetta di ottenere la fiducia del minore.
Foto by Gettyimages
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