lunedì 18 febbraio 2008

IL GIOCO D'AZZARDO


L’imminente uscita del film ‘Il mattino ha l’oro in bocca’ porta l’attenzione sulla pazzia del gioco d’azzardo, un vizio pericoloso ed una vera e propria dipendenza.

Esce il 29 febbraio il film ‘Il mattino ha l’oro in bocca’, tratto dal libro autobiografico ‘Il giocatore (ogni scommessa è un debito)’ di Marco Baldini. Il film, e prima il libro, racconta la storia del popolare deejay, della sua carriera in radio ma soprattutto del vizio del gioco, che lo fa sprofondare in un’angosciante situazione.

Il gioco d’azzardo è una delle più antiche forme di divertimento, che si riscontra già nel 3000-4000 a.C., presso gli egizi, dove era praticato il gioco dei dadi, e nella Roma imperiale, dove gli imperatori Caligola, Nerone e Claudio furono giocatori accaniti.
Negli ultimi decenni il gioco d'azzardo, ha subito una forte espansione, grazie alle Sale Bingo, il SuperEnalotto e i gratta e vinci e di giochi on-line.

Secondo recenti ricerche l’80% della popolazione italiana dedica attenzione al gioco d’azzardo, anche se fortunatamente solo l’1-3% della popolazione sviluppa una vera a propria dipendenza. Il gioco d’azzardo patologico rappresenta un problema considerevole, con forti ripercussioni psicologiche, sociali ed economiche..

Per il DSM-Iv il gioco d’azzardo patologico (GAP) rientra nell’area dei Disturbi del controllo degli impulsi, ed ha grande affinità con il gruppo dei Disturbi Ossessivo-Compulsivi (DOC) e soprattutto con i comportamenti d'abuso e le dipendenze. Il giocatore d’azzardo vede il gicoco come la cosa più importante della sua vita, utilizzato per sfuggire da crisi e difficoltà; infatti, ne descrivono l’esperienza come ‘esaltante’ ed ‘eccitante’, momento di sommo piacere.

Il GAP è un disturbo che ha gravi effetti non solo economici, ma anche relazionali. Inoltre non sono da sottovalutare i danni fisici: spesso infatti il gioco d’azzardo si trova associato ad altri vizi particolarmente dannosi per la salute, come fumo ed alcool.
Il giocatore necessita di un aiuto e di un sostegno psicologico per poter superare la dipendenza dal gioco. Infatti, quando il gambler tenta di rinunciare al gioco e di resistere all’impulso a giocare, cade in preda ad un profondo malessere in forma di ansietà o di irascibilità, associato a turbe vegetative e disturbi del comportamento che possono culminare anche in un atto suicida. Il sostegno psicologico è volto ad aumentare la stima e le strategie di coping, a ristrutturare i concetti del valore del denaro, del senso della famiglia e del lavoro.
Questo articolo è solo una breve panoramica sul fenomeno, che sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti. Rimandiamo, tuttavia, per maggiori e più dettagliate informazioni, ad alcuni siti:
- cestep, centro per lo studio e la terapia delle psicopatologie
foto by loveking

Nessun commento: