venerdì 11 gennaio 2008

IL TERMINE DELLA PSICOTERAPIA


L’esito positivo o negativo di una psicoterapia è legata anche al momento finale. Su tre riviste di psicoterapie, 'Bulletin of the Menninger Clinic', 'The Journal of the American Academy of Psychoanalysis & Dynamic Psychiatry' e 'Psychology and psychotherapy: Theory, research and practice', è stata pubblicata una ricerca che ha calcolato che nel 60% dei casi le terapie terminano troppo presto o troppo tardi.

Elemento spesso sottovalutato, ma di importanza radicale per il buon risultato della terapia psicologia è la durata della stessa. Infatti la durata della terapia dovrebbe essere stabilita fin dall’inizio delle sedute, naturalmente prevedendo margini di flessibilità. L’interruzione della terapia è un momento saliente, in cui si tirano i fili del percorso compiuto tra paziente e terapeuta, e dove il terapeuta deve aiutare il paziente a superare le difficoltà della separazione passando e sentimenti positivi. Troppo spesso tuttavia le terapia si interrompono in modo troppo frettoloso, o contrariamente vengono prolungate eccessivamente.

Un team delle università di Bar Ilan e di Tel Aviv ha valutato i sentimenti dei pazienti al termine della psicoterapia. Lo studio ha indagato le emozioni sperimentate da 82 pazienti al termine di una psicoterapia di durata dai 6 mesi ai 2 anni, partendo dal presupposto che il momento della fine della terapia è di importanza cruciale.
Dallo studio emerge che la terapia è stata interrotta troppo presto per il 37% dei pazienti. In questi casi l’interruzione precoce è stata causata dai troppi soldi spesi, nel 34,5% dei casi, o per le incomprensioni con lo psicoterapeuta.
Per il 23% dei pazienti, al contrario, la terapia è durata troppo a lungo, generando sentimenti di insoddisfazione e sfiducia nei confronti dello psicologo (26,3%).

La fine inopportuna della terapia sembra essere un fenomeno troppo frequente, circa il 60%. Laddove il paziente è scontento del termine del proprio percorso psicoterapeutico, non si può ritenere che la psicoterapia risulti compiuta. David Roe, direttore del dipartimento di Community Mental Healt della facoltà di Social Welfare e Health Sciences dell’università di Haifa, che ha partecipato allo studio, conclude: “E’ un momento della terapia estremamente importante, dove è fondamentale riuscire a concettualizzare la figura del terapeuta e il lavoro fatto insieme”. Lo studio ha infatti messo in luce che i pazienti che ritenevano appropriato il momento del distacco risultavano più soddisfatte.

Foto by la-Cour

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