lunedì 3 dicembre 2007

LA PRESENZA VIRTUALE NELL’ARTE

Il Lu.Be.C Digital Technology svoltosi a Lucca dal 14 al 16 novembre ha mostrato come la realtà virtuale e le nuove tecnologie siano applicabili con successo per l’implementazione di supporti didattici e museali di ordine artistico.

Il convegno ha visto la partecipazione di grandi colossi dell’informatica, quali Microsoft, Intel e Ibm che hanno fornito i supporti hardware e software per innovative modalità di valorizzazione dei beni culturali ed artistici.

Le iniziative di maggior rilievo riguardano l’imponente progetto pensato per Abu Dhabi, ma anche iniziative “nostrane” come quelle rivolte ai beni architettonici di Firenze.

Ma cosa c’entra questo con la Psicologia, vi starete chiedendo. La branca della Psicologia dell’arte si occupa appunto dell’ambito dell’implementazione a massima fruibilità della didattica e della cultura, e questo sia a livello materiale, che a livello virtuale.

Sono sempre di più i supporti pensati e sviluppati in collaborazione con psicologi che si rivolgono al pubblico di mostre e musei, laddove l’allestimento e i materiali non possono più essere disposti soltanto secondo i canoni estetici e eidetici di progettisti e ingegneri, ma richiedono competenze relative a percezione, livello di compresnsione e utilizzo fornite dalla figura dello psicologo della comunicazione.

Rientrano in questi ambiti i progetti per i bambini, sviluppati a partire dal Mu.Ba e ora estesi a mostree musei di tutta Italia, ma anche la progettazione dei percorsi espositivi per adulti, o la fornitura di integrazioni e ricostruzioni informatiche.

La realtà virtuale e tutte le applicazioni che si ottengono tramite la simulazione possono far rivivere tesori ormai deteriorati o scomparsi, con una pienezza e un senso di presenza dino ad ora impossibile da realizzare. Tali percorsi devono però essere pensati in relazione alle modalità di funzionamento umane e non soltanto in base alle regole di organizzazione informatica.

Ecco allora i progetti, presenti a Lu.Be.C. quali i musei tattili, i viaggi simulati sulle galee romene o le ricostruzioni 3D delle ville romane.

Foto by lorenzo cuppini

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