lunedì 5 novembre 2007

MAL DI CITTA'


Ambiente urbano e depressione, un binomio che sta diventando allarmante. Si stima che solo a Milano ogni anno si ammalano di ‘mal di città’ 100mila persone, la maggior parte donne.

L’ambiente in cui si vive è un fattore determinante il benessere e la salute mentale dell’individuo. La psicologia ambientale in parte si occupa delle conseguenze che l’ambiente urbano può causare a livello psicologico e sociale sugli individui, studiando accorgimenti e soluzioni idonee a sviluppare benessere in senso generale. Pensare alla città, non solo dal punto di vista ‘materiale’ sta diventando una necessità. Infatti emerge uno spaventoso aumento di casi di depressione nei centri urbani.

A Milano le cifre si fanno allarmanti, con un aumento del 3,6% del numero di persone che hanno assunto depressivi nell’arco di soli due anni (dal 2005 al 2006). E’ il cosiddetto ‘mal di città’, una depressione caratterizzata da cattivo umore, ansia, dipendenza da alcolici e stupefacenti, un aumento del rischio di schizofrenia, causata da stress, isolamento sociale e ‘ambiente ostile’. 100 mila milanesi l’anno cadono nel tunnel della depressione.

Studi internazionali hanno evidenziato un aumento del rischio di depressione dal 12% al 20% in correlazione all’aumentare del livello di urbanizzazione. Chi nasce e vive in un ambiente urbanizzato fino a 13 anni accresce del 13% il rischio di schizofrenia, e per soffrire di depressione non serve vivere in una metropoli, ma basta abitare in una città con più di 200 mila abitanti, spiega Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano.
Le persone più a rischio sono donne ed anziani, basti pensare che dei 100mila milanesi che si ammalano di depressione l’anno, 70mila sono donne. In particolare le donne over 64 sono la fascia considerata più fragile e quindi più a rischio, poiché patiscono maggiormente gli effetti di una società indifferente, con la sensazione di essere soli in mezzo ad una folla.

Questi dati sono da tenere in considerazione per il futuro, dove il fenomeno dell’urbanizzazione sarà sempre più importante. Sarà necessario fornire fondi e personale per queste aree problematiche troppo spesso sottovalutate e risolte con la sola prescrizione di psicofarmaci.


foto by H3LmY

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