La tecnica dell’Eye-tracking approda al MIC di Milano tra gli strumenti utili per il marketing e la rilevazione dell’efficacia comunicativa di spazi digitali. Ecco la storia del dispositivo psicologico che rivoluziona le leggi dei grafici.
L’eye-tracking è una metodologia nata all’interno della Psicologia Cognitiva e nello specifico del filone della Human Computer Interaction che registra i movimenti oculari di soggetti impegnati nella visione/lettura di pagine web.
L’impiego di questo strumento permette di verificare l’efficacia delle strategie comunicative impiegate e di verificare la reale usabilità di collegamenti ipertestuali e percorsi virtuali.
ContactLab ha presentato questa metodologia presso il Word Business Forum che si è tenuto a Milano il 23-24 ottobre. L’impiego è particolarmente utile nel campo del marketing in quanto permette di registrare con assoluta precisione, e con metodiche dotate di elevata scientificità, aree e elementi massimamente attentivi, nonché i percorsi attivati e di registrare dei tempi per ciascuno di essi.
Sarà possibile in tal modo determinare la reale visibilità del proprio banner, o l’area in cui è meglio collocarlo se si vuole che venga guardato, o dove collocare risorse e link che si ritengono utili rispetto ad altri di contorno.
L’eye-tracking è una metodologia nata all’interno della Psicologia Cognitiva e nello specifico del filone della Human Computer Interaction che registra i movimenti oculari di soggetti impegnati nella visione/lettura di pagine web.
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ContactLab ha presentato questa metodologia presso il Word Business Forum che si è tenuto a Milano il 23-24 ottobre. L’impiego è particolarmente utile nel campo del marketing in quanto permette di registrare con assoluta precisione, e con metodiche dotate di elevata scientificità, aree e elementi massimamente attentivi, nonché i percorsi attivati e di registrare dei tempi per ciascuno di essi.
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