giovedì 26 luglio 2007

ELABORAZIONI VISIVE


L'elaborazione di volti e oggetti, avviene in modo differente. Una ricerca, coordinta dai professori Aglioti e Urgesi, ha utilizzato la stimolazione magnetica transcranica, per studiarne i meccanismi.



Quando osserviamo una persona o un edificio utilizziamo due modalità di elaborazione differenti.
Secondo lo studio condotto negli Irccs ‘Eugenio Medea’ e ‘Fondazione Santa Lucia’ e nel dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, il cervello elabora volti e corpi in una prospettiva globale, mentre effettua un’analisi locale quando si osservano degli oggetti.

Il processo messo in atto mentre si osserva un volto è da tempo conosciuto. Infatti, l’osservazione di tipo gestaltico del volto ha una fondamentale motivazione biologica e sociale, che si sviluppa fin dai primissimi giorni di vita. Un neonato è in grado di distinguere la configurazione corretta di un volto, da un volto in cui gli elementi (occhi, naso, bocca) sono sparsi in modo disordinato. Questa ‘strategia globale di elaborazione’ consente all’individuo di riconoscere indizi emotivi e sociali veicolati da faccia e corpo.

Lo studio aveva come obiettivo quello di identificare i meccanismi alla base dell’empatia e della ‘capacità di sintonizzazione’. La ricerca ha utilizzato la stimolazione magnetica transcranica, che permette di creare una sorta di ‘lesione virtuale’, ovvero di bloccare l’attività di una determinata area cerebrale. La strategia utilizzata è quella dell’effetto inversione: l’oggetto viene presentato in modo inusuale, in modo da indurre una maggiore difficoltà di elaborazione.

E’ stato dimostrato che l’elaborazione risulta più lunga nel caso che l’oggetto da analizzare è un volto o un corpo umano. Salvatore Maria Aglioti, uno dei due coordinatori del progetto di ricerca insieme a Cosimo Urgesi, spiega: “In questo senso lo studio potrà chiarire alcuni dei meccanismi alla base della ridotta capacità di ‘sintonizzarsi’ ed empatizzare con gli altri riscontrata in disturbi come l’autismo e altre patologie psichiatriche”.

foto by Bernard Farrell

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