martedì 5 giugno 2007

STRESS IN GRAVIDANZA


L’Imperial College di Londra ha osservato che dalla diciassettesima settimana di gravidanza lo stress materno può incidere sul feto, a causa di livelli più elevati di cortisolo. Sono ancora in corso le ricerche per vedere se questi bambini sono veramente i più stressati.


L’umore materno e lo stile di vita della futura mamma incidono fortemente sul nascituro. Una recente ricerca dell’Imperial College di Londra, pubblicata sulla rivista 'Clinical endocrinology', ha messo in evidenza livelli di cortisolo, secreti dal feto, significamene differenti nei casi di donne con alti livelli di stress.


La ricerca ha coinvolto 267 donne in gravidanza, che sono state sottoposte alla misurazione del cortisolo secreto dal feto, attraverso una tecnica poco invasiva e poco rischiosa. Lo studio ha evidenziato una forte correlazione in ogni donna tra i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, nei due fluidi, già dalla diciassettesima settimana. Prima di questo periodo, “la placenta fa passare meno cortisolo al feto”, spiega Pampa Sarker, coordinatrice dello studio. "Stiamo cercando - conclude la ricercatrice - i bambini nati dopo questo studio per vedere se quelli con i livelli piu' alti di esposizione al cortisolo sono davvero i piu' stressati".



Questo studio ha un forte risvolto anche dal punto di vista delle metodologie diagnostiche fetali. Infatti, la misurazione attraverso campioni di liquido amniotico, anziché di sangue fetale può essere una valida alternativa, soprattutto meno rischiosa.
foto by bettina n

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